Aprire una società in Brasile significa poter incrementare in modo significativo il business delle aziende italiane in un mercato molto recettivo, questo infatti è un differenziale per il presente ed il futuro delle aziende italiane. Il Brasile è un Paese grande come un continente che può rappresentare uno sterminato panorama di opportunità per le nostre aziende, soprattutto per le PMI.
Investire in Brasile – Terra di grandi opportunità anche per PMI
Il Brasile ha attraversato una grande crisi politico-economica negli anni 2015-2016 con una piena recessione. La crisi è stata superata ed il Paese è ripartito ad una velocità di crociera molto interessante in termini di PIL, e, soprattutto, con una bassa inflazione e con un tasso di interesse minore, quasi un record storico.
Le aziende italiane assumono un ruolo molto importante in Brasile. A seguito di un Memorandum of Understanding tra l’Ambasciata italiana e quelle di Giappone, Cina, Francia e Stati uniti, in cui si definisce il flusso degli investimenti in entrata sul Brasile, emerge che l’Italia è stato il primo investitore in Brasile tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.
Perché investire in Brasile è una valida opzione
Il Brasile è il territorio più importante per un’azienda italiana che vuole investire. Ad esempio, Enel è diventata il primo operatore di energia in termini di distribuzione nonché leader nel settore di energie rinnovabili. Oppure per FIAT, che annuncia i più grossi investimenti dagli anni ’70 a questa parte, si contano circa 80 società che operano nel comparto automotive. Quindi per le aziende italiane è un contesto molto importante.
Oggi contiamo 972 presenze di società italiane che hanno investito in Brasilee sono presenti con succursali o filiali in loco. Questo dato proviene da un censimento che ha svolto GM Venture per conto della Ambasciata Italiana. È un momento politicamente favorevole perché si tratta di un Paese molto vicino a livello culturale all’Italia e in questo momento il governo Bolsonaro ha incentivato gli scambi dichiarando che USA, Israele e Italia sono paesi prioritari.
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Non si tratta quindi di delocalizzazione ma di investimenti perché, per esempio, nel settore energetico, Enel sta fornendo energia alle famiglie brasiliane. È quindi un business che aggiunge alla holding di gruppo una country nuova e ulteriori ritorni di investimento. Nel caso di Fiat si porta dietro un indotto di PMI italiane, che sono il nostro tessuto imprenditoriale, e che vanno in una nuova country a traino. Questo genera ricchezza per le aziende italiane che vedono questo nuovo grande mercato che si apre, e certamente non rimangono nei confini nazionali.
Il Brasile offre incredibili opportunità agli imprenditori stranieri, di crescere e di distinguersi.
Sebbene aprire una società in Brasile sia un’ottima idea, iniziare le operazioni direttamente all’interno del territorio può essere difficile a causa di complessi requisiti legali e pratiche burocratiche. Per questo motivo, GM Venture supporta le aziende italiane in tutti questi aspetti.