Chi a buon albero s’appoggia, buon ombra lo ricopre. Il vecchio detto italiano, potrebbe spiegare i motivi che hanno spinto gli imprenditori italiani a investire in Brasile, nonostante la crisi. Il rilascio di oltre 400 milioni di euro da parte del governo italiano quest’anno per le PMI del paese per la internazionalizzazione porterà una legione di aziende sul mercato brasiliano, secondo il presidente della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura Italo-Brasiliana (Italcam), Graziano Messana. Secondo i suoi calcoli, esiste un potenziale di investimento di R$ 550 milioni in questo secondo semestre e oltre R$ 8 miliardi nel 2021, guidati da aziende come TIM, Enel, Pirelli, Fiat Chrysler (FCA) e il marchio Intimissimi. Attualmente, ci sono 972 aziende italiane attive in Brasile. “L’Italia ha molto appetito di investire in Brasile. Dato che il paese è in ritardo nel superare la crisi rispetto ad altre economie e il tasso di cambio è molto interesante per gli stranieri, gli attivi costano poco e ci sono opportunità in molti settori”, afferma il siciliano Messana. Secondo lui, la pandemia ha innescato un’importante iniezione di euro da parte dei governi e delle banche centrali nel capitale delle società italiane, che ora vogliono espandersi in nuovi mercati. “Oltre ad essere capitalizzato e disposto ad espandersi, l’imprenditore italiano è abituato a crisi, fluttuazioni e forti emozioni negli affari. C’è molta somiglianza e affinità culturale tra Italia e Brasile. ”
Nuova “Guida agli Affari in Brasile” lanciata per assistere gli imprenditori italiani.
È stata lanciata una nuova risorsa completa per gli imprenditori italiani interessati a esplorare le opportunità di business in Brasile. La "Guida agli Affari in Brasile" mira a fornire uno strumento semplice e facilmente accessibile per aiutare nella presa di...