Investire in Brasile: perché Bolsonaro ha successo tra gli imprenditori brasiliani e gli investitori esteri

Ott 31, 2018

L’articolo riporta la corsa presidenziale tra Jair Bolsonaro e Fernando Haddad, dimostrando i piani economici di Bolsonaro, leader della disputa, come il decentramento e la privatizzazione.

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I mercati gli danno fiducia: credit default swap in calo e meno rischi di crack.

Obiettivo: ridurre deficit e debito. Impegno nella lotta alla corruzione

Ci hanno provato in tutti i modi. È stato contrastato da società civile, Partito del lavoratori, giornali e tv. Eppure Jair Bolsonaro, candidato alla presidenza del Brasile, è il grande favorito al bollottaggio di domenica. Il suo avversaio, Fernando Haddad, ha tentato di rilanciare persino la sua identità, con un ‘incursione nella “realtà aumenta”, meglio sarebbe dire “identità aumentata”. Avrebbe voluto diventare Fernando “lula” Haddad. Aggiungendo un nome, quello di Lula appunto, l’ex presidente amato dalla sinistra brasiliana che non ha potuto candidarsi alle presidenziali.

Il Tribunale elettorale ha detto “no” e ora Bolsonaro procede a passo di carica verso la vittoria. I numeri sono questi: 56% contro il 44% de suo rivale. Lo scrive Datafolha, uno dei principali istituti di son daggi del Paese.

Bolsonaro è contro tutti. Contro i gay, “meglio un figlio morto piuttosto che omosessual”, contro le donne, ‘è giusto che guadagnino meno’, a favore della dittatura, ‘avevano ragione i militari’, contro i neri. E, per vellicare gli animi più… muscolari, incentiva a sparare: ‘ le città sono violente? comperatevi pistole e premete il grilletto!’.

Eppure i mercati credono in quest’uomo, tanto che i Cds (Credit default swap), il costo dell’assicurazione contro il default, si muovono nella direzione di un rischio in calo. In una parola, fiducia al capitano Bolsonaro, ex militare dell’Esercito.

I programmi economici del su guro, Paulo Guedes, un monetarista dei Chicago Boys, sono di stampo ultraliberista. Guedes, classe 1949, PhD in economia all’Università di Chicago è stato tra i fondatori del Banco Pactual, ha diretto diversi fondi di investimento e aziende ed è attualmente membro dell’Istituto Millennium, insieme a Gustavo Granco, uno dei creatori del Plano Real.

Bolsonaromics

Guedes ha promesso di azzerare il deficit fiscale(raggiungerà i 50 miliardi di euro nel 2018) nel giro di un anno. Come? Con un aggressivo piano di privatizzazioni, la riforma delle pensioni e la riforma amministrativa per “snellire” lo Stato. In merito al rispetto del “tetto di spesa” (stabilito dalla Costituzione), che impedisce lo sforamento della spesa pubblica, la sua posizione si sfuma e rimanda la responsabilità al voto parlamentare.

La “decentralizzazione” è un altro caposaldo: il governo centrale le dovrà ridurre i Ministeri e le risorse destinate a sicurezza, educazione e salute dovranno essere gestite in maniera più locale, in funzione delle esigenze di ciascuna comunità.

Privatizzazioni. È l’altro pilastro della “Bolsonaromics”. Secondo al cune stime di governo pare che un piano aggressivo di privatizzazioni potrebbe portare circa 200 miliardi di euro nelle casse dello Stato, più che sufficiente a garantire l’azzeramento del deficit pubblico e a ridimensionare il costo del debito che oggi si aggira intono al 70% del Pil.

Il comparto energetico potrebbe godere di una clausola di salvaguardi. Bolsonaro difende il controllo dell imprese “strategiche”, in particolare legate a questo settore. Eppure, secondo Mauro Mantica, direttore di Update Brasil, questi annunci potrebbero essere pre-elettorali. Il Bolsonaro di governo, chissà, potrebbe essere ben diverso da quello della campagna elettorale. Infine la riforma delle pensioni, nodo cruciale per l’equilibrio dei conti pubblici che il governo Temer non ha avuto né la forza né la credibilità di affrontare.

La fiducia degli operatori

“I mercati comprano Bolsonaro”, dice Graziano Messana, managing director di GM Venture, che da San Paolo osserva come non vi siano preoccupazioni: la Borsa mostra euforia e le imprese dopo mesi di prudenza o addirittura paralisi credono alla ripresa economica. Il buco nero di credibilità in cui è caduta Petrobras (la cassaforte del Paese) sembra parzialmente superato. Messana spiega come vi sia un sentiment diffuso di maggiore trasparenza, insomma una svolta rispetto al clima di qualche anno fa. E anche le imprese italiane guardano al Paese con più fiducia. Anche se vanno ricordate le parole di Vinicius de Moraes, “il Brasile non è un Paese per principianti”.

La Parola Chiave

#Credit Default Swap

Protezione dal default

È uno swap che ha la funzione di trasferire il rischio di credito. Uno strumento di copertura comune tra i derivati creditizi. In altre parole è un’assicurazione contro il rischio di crack.

Articolo originale.

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