Date
30/11/2023

Il Brasile sta vivendo un nuovo momento stimolante per gli investitori stranieri, in particolare per PMI italiane. Il Dott. Graziano Messana, fondatore di GM Venture, società di consulenza e gestione in Brasile, commenta come fare affari nel Paese e non commettere errori, permettendo lo sviluppo e il successo dell'investimento della filiale brasiliana. Il Brasile è un paese grande quanto un continente che può rappresentare un panorama infinito di opportunità per PMI italiane. Scopri di più sul perché il Brasile è un mercato importante per le PMI italiane qui.Il Brasile è sicuramente un mercato importante per PMI italiane ma non tutti sono in grado di cogliere questa opportunità. Capita spesso di trovare aziende che esportano in vari paesi, anche in Nord America, ma non in Brasile. Come avviene questo? In Brasile ci sono circa un migliaio di aziende italiane. A parte i grandi gruppi industriali e i grandi marchi di moda, quasi tutti presenti, il resto sono filiali di piccole e medie aziende. Alcune sono arrivate in seguito alla costituzione di grandi aziende/clienti poiché dovevano continuare a garantire le proprie forniture. I più fortunati sono entrati a far parte di veri e propri cluster creati nel quartiere di grandi aziende. Altre PMI sono arrivate perché hanno identificato, grazie alla partecipazione a una fiera o perché hanno documentato in modo indipendente, un mercato enorme con infinite opportunità. Per fare alcuni esempi, il Brasile è il quarto paese al mondo come consumo di prodotti di bellezza, il quinto consumatore di elettrodomestici, il terzo consumatore di tecnologie digitali con 50 milioni di acquirenti online, un grande acquirente di 3F (mobili), moda, cibo) in cui l'Italia ha una forte tradizione. Le fonti energetiche rinnovabili e il mercato dell'internet of things che attira diversi segmenti industriali trasversali. Alcune aziende si sono rivolte a un pubblico finale, il cosiddetto B2C, intercettando una popolazione attiva di 200 milioni di persone, ampie fasce di consumatori che a volte, anche con un reddito basso, fanno acquisti impulsivi come accade nel campo dei telefoni cellulari o della moda. Ma la maggior parte di queste filiali sono società che forniscono beni e servizi ad altre società brasiliane, le cosiddette B2B.Questi sono i dati statistici sulle migliaia di aziende italiane ma ciò che è opinione diffusa è che il Brasile, anche questo statisticamente provato nelle guide e nella classifica mondiale del fare impresa, sia uno dei paesi con più burocrazie e barriere all'ingresso. Motivo per cui, nonostante la vicinanza culturale e questo enorme mercato, molte aziende desistono dopo aver indagato su un un po' sulla burocrazia di questo paese o peggio ancora dopo avventurarsi a commettere una serie di errori e di conseguenza anche perdere risorse senza risultati. Gli errori che - in base alla mia esperienza diretta - commettono più spesso le PMI sono riassunti come segue:1) la presunzione di provare a replicare in Brasile un modello che magari funziona per esportare o vendere in altri paesi; 2) l'idea che un Made in Italy arrivi troppo caro in Brasile, quindi ci fermiamo alla prima stima di una società di logistica che deduce errori considerazioni principali; 3) la mancanza di informazioni dovuta al fatto che il Brasile è inteso come un paese molto vicino culturalmente (e in effetti, ci sono 6 milioni di discendenti di italiani a San Paolo) e quindi le regole del business possono essere sottovalutate. Diverse, soprattutto se si pensa agli alti tassi di interesse e all'instabilità dei cambi oltre che al fenomeno delle imitazioni. Personalmente trovo curioso anche quanto spesso gli imprenditori italiani sappiano difendersi bene quando si trasferiscono in Cina documentandosi con consulenti, armarsi fino ai denti per paura di imbrogliare ha interrotto i processi industriali o effettuato pagamenti anticipati per paura di rimanere con la partita in mano. Invece - se si pensa al Brasile - il clima è molto festoso, quasi rilassato, e spesso si conducono gli affari in modo più superficiale ma questo comportamento, a volte affidandosi un po' troppo ai locali, può costarti, cara. Credo che la vicinanza culturale e anche il fatto che i brasiliani apprezzino davvero la qualità italiana potrebbero essere sfruttati meglio. Basti pensare che i tedeschi sono presenti qui in Brasile con 1.600 filiali, mentre la Francia ne ha già circa 600 ma è più aggressiva quando si tratta di acquisizioni. Entrambi questi paesi non hanno i nostri quartieri culturali. Per far fronte agli errori che si commettono più frequentemente, credo che con maggiori informazioni, le aziende che si affacciano a questo mercato possano facilmente capire, documentandosi in anticipo, come gestire le criticità che possono sorgere. Operare con filiali commerciali in loco riduce notevolmente l'onere fiscale spesso considerato erroneamente proibitivo. I crediti d'imposta possono essere ottenuti immediatamente eliminando il ricorso a intermediari e sostenendo un modello di business basato sull'uso strategico del capitale circolante, con un vantaggio significativo rispetto ai concorrenti locali. Il tutto evitando variazioni inaspettate dei tassi di cambio. Oggi, l'accesso alle informazioni è ancora più semplice rispetto al passato, quindi è sufficiente avvalersi di fonti affidabili e documentarsi. Sono questioni che affrontiamo quotidianamente nel nostro lavoro e ora, dopo più di 12 anni di attività in Brasile, posso dire che questa è una strategia che ha permesso alle tante PMI italiane che abbiamo seguito di entrare e avere successo nel mercato brasiliano. Così come abbiamo vissuto momenti di euforia e momenti di crisi in un Paese che, nonostante sia così grande, entra ed esce dalle turbolenze molto velocemente. Chi è interessato a fare affari in questo paese continentale non dovrebbe farlo guardando al breve termine, ma a medio termine altrimenti è meglio arrendersi. Dalla fine dello scorso anno, all'incirca, il Brasile sta vivendo un momento stimolante per gli investitori stranieri e questo è molto positivo per noi. Spero che PMI italiane possono cogliere questo momento e poter raccogliere preziosi benefici economici guadagnando sempre più spazio.Articolo originale in italiano.Se vuoi aprire un'attività in Brasile, dai un'occhiata a tre semplici passaggi per farlo, qui.