Date
30/11/2023

Nell'intervista con Ansa, il dott. Graziano Messana parla dello scenario politico in Italia e delle prospettive di investimento delle aziende italiane in Brasile. Puoi anche vedere qualcosa in più sulla presenza italiana in Brasile qui.Nessun partito o coalizione ha ottenuto la maggioranza in Parlamento per governare, il che richiederà alleanze con i gruppi rivali in modo che l'Italia possa avere un nuovo primo ministro senza che i cittadini debbano andare di nuovo alle urne». Uno scenario potrebbe prevedere un governo tecnico che approvi una nuova legge elettorale e convochi nuovamente le elezioni», afferma Graziano Messana, CEO di GM Venture, che gestisce società e filiali estere in Brasile, e vicepresidente della Camera di commercio, industria e agricoltura brasiliano-brasiliana (Italcam). Nella seguente intervista, parla dello scenario politico in Italia e delle prospettive di investimento delle aziende del paese europeo in Brasile.

ANSA - Qual è la sua valutazione della situazione post-elettorale in Italia?

GM: Non esiste una coalizione o un partito con la maggioranza assoluta, né alla Camera (316 deputati) né al Senato (161 senatori). Sebbene il centrodestra abbia avuto più seggi in entrambe le camere, non ha la maggioranza per governare. All'interno di questa coalizione, la Lega Nord è cresciuta fino al 17% e il partito di Berlusconi al 14%. Ma la grande novità è il Movimento 5 stelle (M5S), che con oltre il 32% è diventato il primo partito. Il centrosinistra ha subito una sconfitta significativa con la caduta del partito dell'ex primo ministro Matteo Renzi (PD), che ha annunciato le sue dimissioni al comando del partito.

ANSA - Quali sfide dovrà affrontare il M5S per formare un governo?

GM: La grande sfida per il M5S è adesso. Devono dimostrare di saper governare e per questo devono stringere alleanze, il che non è facile. Oppure possono scommettere su nuove elezioni per cercare di aumentare i loro voti e raggiungere la maggioranza assoluta. Entrambe le strade sono difficili e piene di pericoli per un movimento che non si è mai assunto la responsabilità del governo a livello nazionale.

ANSA - Secondo te, quali sono i possibili scenari per le trattative governative in Italia?

GM: Se tutti rimangono fedeli alle posizioni annunciate prima delle elezioni, il Partito Democratico (PD) non dovrebbe sostenere il M5S. La Lega Nord rimarrà nella coalizione con Berlusconi e non dovrebbe sostenere il M5S - e spero che ciò non accada perché entrambi sono schierati contro l'Unione europea. In breve, non ci sarebbe una soluzione stabile da governare e uno scenario potrebbe essere quello di un governo tecnico che approvi una nuova legge elettorale e richieda nuove elezioni. Anche se dovesse essere sconfitto alle urne, il PD rimarrà fedele all'equilibrio. Abbiamo tre possibili scenari: alleanza con il centrodestra, con il M5S o l'opposizione. Quest'ultima è la scelta dichiarata dal segretario del partito, Matteo Renzi. In tal caso, sembra inevitabile che l'Italia debba votare di nuovo, il che spaventa i mercati.

ANSA - Anche se i partiti riescono a formare un gabinetto, l'Italia rischia di avere di nuovo un governo instabile?

GM: La situazione attuale in Italia è il risultato di un sistema elettorale e di un'architettura istituzionale che devono essere migliorati e non funzionano bene. Una cosa che deve essere chiara è che ogni parlamentare ha fiducia nella persona, non nel partito. Durante la legislatura è libero di cambiare partito, spostarsi da sinistra a destra e viceversa, organizzarsi in gruppi che possono minacciare la maggioranza creata e rovesciare facilmente i governi. Non esiste più la caratterizzazione ideologica della «Prima Repubblica» dal 1992, quando l'operazione «Mani Pulite» distrusse i partiti tradizionali. Ciò causa una grande «trasformazione» parlamentare.

ANSA - In che modo questo scenario può influenzare gli investimenti delle aziende italiane in Brasile?

GM: In Brasile siamo fortunati ad avere un ottimo «Sistema Italia». Parlo dell'azione dell'Ambasciata, del Consolato, dell'Italian Trade Agency e della Camera di Commercio, che negli ultimi anni ha fortemente sostenuto gli scambi tra Paesi. L'Ambasciatore Antonio Bernardini è stato estremamente attivo e determinato in questo complesso periodo di crisi brasiliane e ha dato vita a numerose ed eccellenti iniziative. In diversi settori, le aziende italiane non hanno atteso la politica, come Gavio, che controlla Ecorodovias e a gennaio ha investito altri 883 milioni di R$. E Granarolo, il più grande operatore agroalimentare italiano, che ha acquisito il 60% di Allfood qui in Brasile. Nel settore finanziario, la principale banca italiana, Intesa Sanpaolo, ha investito in Brasile a lungo termine, trasformando la sua filiale in una banca multipla e crescendo, supportando diverse società italiane. Inoltre, il gruppo Azimut ha acquisito quattro società in Brasile e ora ha un patrimonio gestito di 7 miliardi di R$.

ANSA - Quali settori ne hanno di più opportunità per gli investimenti italiani in Brasile?

GM: C'è un terreno fertile per gli affari e l'esperienza e il potenziale delle aziende italiane possono fare la differenza. Il brasiliano guarda allo stile di vita italiano, ama la tecnologia e ha aumentato l'uso dell'automazione residenziale e commerciale. La cosmetica, la sicurezza digitale, le energie rinnovabili e l'internet delle cose sono settori in cui le aziende italiane hanno un vantaggio competitivo per entrare in Brasile, oltre alle tradizionali «3F» (Food, Fashion & Furniture).