Date
30/11/2023

Ogni paese segue sfide diverse per il 2021, legate anche ad aspetti dimensionali o culturali, ma alla fine dobbiamo tutti imparare a convivere con gli effetti della pandemia. Cambiamenti del virus, ritorno di un tasso di contaminazione più elevato dovuto alla disattenzione durante le vacanze o a problemi logistici legati alla vaccinazione. Dal punto di vista economico, l'anno è iniziato con prospettive molto diverse sul versante asiatico, europeo e americano. L'innegabile attenzione prestata alle misure recentemente adottate negli Stati Uniti si ripercuote su tutti, ma anche i consumi cinesi hanno un'influenza importante sulla bilancia commerciale internazionale. In Brasile, la tempesta della prima metà del 2020 è stata già bilanciata dall'esuberante attività economica nell'ultimo trimestre dell'anno. Ad esempio, il boom della borsa BR3 (27 IPO nel 2020) è stato un record, che ha superato l'allora record del 2010. E nella prima metà di quest'anno sono previste altre 40 offerte pubbliche iniziali secondo i dati ufficiali dell'AMBIMA (Brazilian Financial Markets Association). Nonostante le sfide sulle riforme strutturali, i grandi istituti bancari sono ottimisti sull'economia brasiliana per il 2021. I più ottimisti come Morgan Stanley, Goldman Sachs o Credit Suisse prevedono una crescita del PIL superiore al 4% e una ripresa dello scenario economico. Ma anche le due maggiori banche brasiliane, Itau e Bradesco, prevedono dati simili, insieme a un'inflazione compresa tra il 3,5 e il 4% e un tasso di cambio R$-USD del 5% alla fine del 2021. I tassi di interesse, che hanno raggiunto il minimo storico, potrebbero aumentare leggermente ma non supereranno il 3-4% alla fine del 2021. Ciò ha favorito e continuerà a favorire l'espansione del settore immobiliare nel corso dell'anno. È concepibile che, come in tutti gli altri paesi del mondo, gli aiuti di emergenza in Brasile finiscano, ma la politica monetaria continuerà con una fase di espansione e la riapertura economica sarà decisiva per espandere l'offerta di posti di lavoro che, unita all'utilizzo di parte dei risparmi realizzati dalle classi medie e alte durante la pandemia, porterà a una crescita positiva. Il settore dei servizi dovrebbe continuare ad essere l'ultimo del ciclo di ripresa. Ma darà anche segnali favorevoli nei prossimi mesi, soprattutto in quelli forniti alle famiglie, il segmento più colpito dalle misure di distanziamento sociale. Un altro aiuto sostanziale derivante dallo scenario 2021 potrebbe essere un progresso significativo nell'agenda di riforma fiscale. Il Paese ha bisogno di un regime fiscale credibile a medio termine e della dinamica dei conti pubblici. Il mantenimento del tetto di spesa rappresenta una premessa fondamentale che, se non confermata, porterà a una configurazione molto diversa dello scenario desiderato. La ripresa sarà favorita anche dall'ambiente esterno. La crescita dell'Asia, l'aumento dei prezzi delle materie prime, l'aspettativa di pacchetti di stimolo da parte di Stati Uniti ed Europa e la riduzione dei livelli di rischio dovuti alle campagne di vaccinazione hanno aumentato l'appetito per gli asset dei mercati emergenti. E il Brasile è riuscito a sottrarsi a questa situazione attirando rapidamente investimenti esteri a partire dallo scorso novembre. L'inflazione nel 2021, a sua volta, sarà il risultato di queste forze. È necessario riconoscere una certa eterogeneità nella ripresa dell'economia. Da un lato, vi è una chiara pressione nel settore dei beni, un forte aumento dell'uso della capacità installata, pressioni sui prezzi all'ingrosso e sulle scorte ai minimi storici. D'altra parte, anche se scommettiamo su una ripresa più forte dell'occupazione, è improbabile che il tasso di disoccupazione consenta un'ampia diffusione dell'inflazione, soprattutto perché la ripresa nel settore dei servizi tende ad iniziare gradualmente. Si tratta di argomenti che portano la proiezione di inflazione per il 2021 dal 3,5% al 4,3%, secondo le principali istituzioni. Le sfide non sono certo piccole, il grado di incertezza è elevato e sarà un anno di grande volatilità ma anche di ripresa e crescita. Per le aziende italiane e straniere che vogliono cogliere le opportunità, il Brasile offre sicuramente un'interessante rapporto costi-opportunità, anche grazie al tasso di cambio molto favorevole per gli investimenti, oltre a un mercato gigantesco. Non è un caso che tutte le grandi aziende italiane presenti in Brasile abbiano confermato i loro piani di espansione nel Paese.Articolo originale in italiano.